Dopo tre mesi in prigione all'Aja Ramnush Haradinaj, ex premier del Kosovo, è ritornato. I giudici gli hanno permesso di aspettare il processo, previsto per il 2007, a casa. Non poco sulla decisione hanno pesato le garanzie a suo favore date dai rappresentanti UNMIK
La nostra corrispondente da Pristina ha intervistato il leader del Partito democratico del Kosovo ed ex comandante dell'UCK, Hashim Thaci, oggi all'opposizione nel parlamento kosovaro
Il governo non funziona? Il Parlamento non è luogo di dibattito costruttivo? Ed allora Jessen-Petersen, a capo dell'UNMIK, in vista dei prossimi negoziati sul futuro del Kosovo ha proposto la creazione di un Forum dove i politici kosovari possano trovare un consensus sulle posizioni da adottare. Sino ad ora senza successo
Kosovo sconvolto dall'omicidio di Enver Haradinaj, fratello minore dell'ex primo ministro, ora all'Aja. Tra le piste seguite quelle del tentativo di destabilizzare la Provincia o l'ennesimo atto di una faida famigliare. Un articolo della nostra corrispondente da Pristina
Il Kosovo è emozionato per la partenza di Haradinaj. Sembra che comunità internazionale, politici locali e cittadini del Kosovo abbiano imparato dai tragici scontri del marzo scorso. Molti analisti politici però accusano l'Aja di non aver potuto scegliere momento peggiore per rendere pubblica l'incriminazione
Due giorni di visita, due giorni di grande esposizione mediatica. E poi il silenzio. La nostra corrispondente descrive le reazioni della comunità albanese - impegnata nella corsa ad ostacoli degli standard - alla visita del Presidente della Serbia in Kosovo.
Mentre nel resto dei Balcani si assiste ad una certa rinascita di una destra estrema in Kosovo questo non avviene. Il panorama politico, fortemente condizionato dal nazionalismo, non rientra nelle tradizionali categorie destra-sinistra. Nessun movimento politico si rifà a fascismo e nazismo se non per ricordare, a volte, gli "anni d'oro" dell'occupazione tedesca durante la II guerra mondiale quando il Kosovo venne ricongiunto all'Albania.
Da comandante dell'UCK a primo ministro. La brillante carriera di Ramush Haradinaj sembra però essere arrivata al capolinea. In molti in Kossovo si aspettano un suo trasferimento all'Aja.
Un anno fa aveva bloccato il processo di privatizzazioni in Kossovo. Da allora un duro braccio di ferro tra lui e le autorità kossovare che lo accusavano di fare il gioco di Belgrado. Ora Nicholas Lambsdorff è stato obbligato da Soren Petersen, a capo dell'UNMIK, a gettare la spugna.
Dopo i bombardamenti NATO Shqipe Habibi, kossovara, aveva iniziato a lavorare per l'OSCE nel suo Paese. Poi, per le Nazioni Unite, era stata mandata a Timor Est ed infine in Afghanistan. Dove, lo scorso 28 ottobre, è stata rapita.
Sabato in Kossovo si è votato. La Comunità Internazionale sottolinea la mancanza di incidenti e che tutto si è verificato in piena tranquillità. Restano però le inquietudini legate al boicottaggio in massa della comunità serba e le speranze dello sviluppo di una dinamica, sino ad ora assente, governo-opposizione.
Una corsa affannata contro il tempo. E' quella della Comunità internazionale per convincere i serbi del Kossovo ad andare a votare. Schede elettorali ristampate, continue eccezioni sulla procedura. Ma sia tra gli albanesi che i serbi del Kossovo sembra regnare lo scetticismo.
Il prossimo 23 ottobre i cittadini Kossovari si recheranno a votare la nuova Assemblea del Kossovo. I sondaggi dicono che poco cambierà ma sulla scena politica è apparso un nuovo soggetto politico: guidato da un intellettuale e magnate dell'editoria
Sono molte le famiglie che ancora, a 5 anni da quel tragico 1999, non conoscono il destino dei loro cari. Albin Kurti e la sua associazione si battono, tra molte difficoltà, affinchè su questi 'desaparecidos' balcanici si faccia chiarezza. Un'intervista.
Da una parte i media kossovari, dall'altra il TMC, organismo internazionale che regolamenta e monitora i media locali agendo per migliorare la loro professionalità. Un dibattito sulla libertà d'informazione nella travagliata Provincia del sud est Europa
Alma Lama, corrispondente dell'Osservatorio, è anche giornalista della RTK, televisione nazionale del Kossovo. Un suo articolo sulla situazione dei media in Kossovo, all'indomani delle dure critiche che hanno ricevuto in seguito alle violenze di marzo.
Nel marzo scorso le dichiarazioni ai media albanesi di un bambino in merito alla morte per annegamento di alcuni suoi amici aveva incendiato il Kosovo. Alma Lama lo ha incontrato, assieme alla sua famiglia
Le giornate violente di marzo hanno reso la situazione kossovara ulteriormente complessa. Quale il destino di questa area dei Balcani? Alma Lama, corrispondente dell'Osservatorio, sonda alcune ipotesi.
Nell'ottobre scorso era stato avviato il dialogo Pristina-Belgrado. Poi più nulla. Si è ancora bloccati sulla definizione delle delegazioni. Holkeri interviene e scoppia la polemica.